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Il vescovo Massimo Camisasca incontra l’Associazione di famiglie Familiaris Consortio

La sera di mercoledì 10 maggio 2017, il Vescovo Massimo ha incontrato la nostra Associazione di famiglie, Familiaris Consortio, nell’Aula Magna del Seminario diocesano.

Dopo un breve saluto del Responsabile Generale del Movimento, don Luca Ferrari, Mariano Bizzarri ha illustrato al vescovo il cammino di approfondimento che abbiamo compiuto in questo anno sociale sul rapporto fra Movimento e territorio. Tale “percorso sinodale” si è articolato in due incontri plenari, il primo dei quali dedicato a scoprire i fondamenti di questo rapporto, mentre nel secondo si è indagato il tema della natura della Chiesa e del suo rapporto con il territorio, con particolare attenzione alle realtà parrocchiali. A questi incontri sono seguiti momenti di riflessione all’interno delle piccole comunità e successivamente di confronto a gruppi di comunità sulle conclusioni cui si era pervenuti.

La serata è proseguita con una serie di domande scaturite dalle questioni emerse durante il percorso e che principalmente si sono concentrate sul tema della nostra missionarietà e sulle modalità con le quali oggi possiamo offrire il dono del nostro carisma.

Il Vescovo Massimo ci ha invitato ad allargare gli orizzonti, ricordandoci che il luogo della nostra missione è anzitutto il luogo dove viviamo, ma non solo: siamo chiamati a considerare che tutto il mondo ha bisogno della missione. A questo proposito ha fatto riferimento ai nostri amici Sacerdoti che fra pochi mesi si trasferiranno in Madagascar, illuminando questa loro partenza con una luce del tutto particolare: la loro missione così lontano deve aiutarci a comprendere che il dono che portiamo appartiene ad un orizzonte ampio, perché riguarda la salvezza e la gioia di ogni uomo. Il loro sacrificio dovrà contribuire a maturare tutti e a comprendere meglio il senso della nostra missione dove già viviamo.

In secondo luogo ci ha esortati ad essere coraggiosi nell’offrire il nostro dono e a non avere timore di proporlo, ad essere fedeli e radicati sempre più profondamente alla chiamata originaria per non perdere l’autenticità del nostro carisma, ma allo stesso tempo ad aprirci alla missione, che esige sempre un rinnovamento. La sfida che ci attende è di scoprire le forme per vivere e testimoniare, oggi, le nostre origini.

In conclusione il Vescovo ha ricordato don Pietro Margini e lo ha ringraziato per l’obbedienza a Dio che ha caratterizzato la sua vita e per tutta la sua opera, dalla quale è nato un popolo sempre più numeroso, chiamato a svolgere la sua missione con sempre rinnovata vitalità e freschezza.

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