IL FIGLIO PIETRO E LA NUORA SARA RICORDANO ENRICA:
Enrica è mia suocera, ma è il contrario dello stereotipo di suocera. Mi ha praticamente adottato, senza chiedermelo, mi ha voluto bene come una figlia… Noi ci scherziamo sempre su: diciamo che è dalla mia parte perché le ho portato via da casa il figlio più scapestrato.
È stata fondamentale per me da quando sono diventata mamma di Gaia. Ne sapeva più lei di neonati e con un garbo e una delicatezza indescrivibili ci ha accompagnato e supportato in ogni gesto… Non avevo proprio idea di aver vicino una nonna così… con un’esperienza e un amore ai nipoti e alla famiglia che le hanno fatto scegliere questa vocazione: una presenza sicura, accogliente e che ti fa sentire importante.
Non è stato facile per me ritrovarmi in un contesto diverso dal mio “nido” eppure lei mi ha conquistato, non mi ha mai fatto sentire sbagliata, non mi sono mai sentita giudicata nonostante la mia completa inesperienza. Ho il ricordo dei primi mesi di Gaia come uno dei momenti più delicati della mia vita, Enrica che sa cosa significa essere mamma con umiltà e garbo mi ha aperto la sua casa con i suoi manicaretti e i suoi consigli misurati, mai invadenti e sempre con un occhio di riguardo per la mia persona oltre che per la piccola. “Sara vatti a riposare che tengo io la piccola”… Pura meraviglia per chi si trova in un momento così delicato… diventare mamma.
Poi è stato tutto un divenire di supporto tacito (senza dirlo esplicitamente lei esprimeva la sua disponibilità) e anche per un’emergenza all’ultimo lei c’era. Abbiamo chiacchierato tanto, amava tenerci compagnia, raccontare della sua famiglia, dei suoi amici e degli aneddoti più divertenti!
Enrica grazie per volerci così tanto bene…
Grazie perché hai sposato la vocazione da nonna e lasciatelo dire…come riuscivi tu non riuscivano altri…sei speciale.
Sara Benassi
La mamma Enrica ha un cuore grande: c’è spazio per il suo amato Pierluigi, un amore forte e tenero, letteralmente l’amore di una vita. C’è spazio per i suoi figli, per le loro famiglie e i loro amici: quante cene preparate, compleanni festeggiati e persone accolte col sorriso e la dolcezza che ti contraddistinguono.
C’è spazio per la generosità, vissuta con i tuoi cari amici della Comunità dell’Ascensione, nel servizio come insegnante e come nonna attenta e premurosa.
“L’Enrica è una santa”. Così ti definiscono gli amici e le amiche. Non c’è definizione più bella, perché nel tuo cuore c’è soprattutto spazio per Dio, che non hai avuto paura di mettere al primo posto fondando la tua vita su di Lui, anche quando ti è stato chiesto di abbracciare una croce grande.
Grazie mamma, il Signore non ci poteva fare un regalo più grande di una mamma così!
Pietro Guatteri