Luglio 2021: è stata resa nota ufficialmente la composizione del nuovo consiglio della Comunità Familiaris Consortio, guidato dal responsabile Marco Reggiani. Abbiamo chiesto ai consiglieri di raccontarsi ai membri dell’Associazione. Lo scopo è che, per sempre più persone, oltre ai nomi dei consiglieri, diventino chiari i loro volti e la loro storia. In poche parole che la familiarità con loro ci permetta di realizzare una comunione sempre più grande tra noi. Oggi si presentano Mauro, don Sergio, Cristina.
Mauro Rabitti, consigliere eletto
3 aggettivi che caratterizzavano il te 20enne e che oggi sarebbero insospettabili?!?
A vent anni desideravo diventare calciatore professionista, avere una bella famiglia e dei figli, possedere una casa di proprietà….e completare il cammino comunitario iniziato con gli amici
Cosa ti affascina del Movimento?
Il Movimento è stata la risposta alla sete di libertà che sognavo…avendo la paura di una vita solitaria della mia famiglia…amavo troppo la compagnia
Che tipo di consigliere desideri essere, che istanze vorresti portare in sede di consiglio?
Spero di essere un consigliere che sa ascoltare…e dare risposte quando è richiesto…ma soprattutto che vuole gridare a tutti i giovani che ci guardano la meraviglia di grazia che ci è accaduta…dandone testimonianza gioiosa, tutti insieme! ” Non abbiate paura..! Aprite, spalancate le porte a Cristo” Lui sa di cosa abbiamo bisogno! Un abbraccio grande!
Don Sergio Billi, consigliere eletto
3 aggettivi che caratterizzavano il te 20enne e che oggi sarebbero insospettabili?!?
Francamente fatico ad individuarli. Chiedendo ad un amico di comunità me ne ha detti al volo un paio: «sognante» e «competitivo». «Sognante» penso che sia qualcosa tipo «idealista». Ma questo non credo sia insospettabile oggi: sono un idealista, una persona che è guidata da un sogno, da un’idea, da una chiamata … Ma come ogni idealista rischio di rimanere deluso, c’è in me una battaglia tra il forte investimento ideale e la realtà quotidiana di me stesso, degli altri, della Chiesa. «Competitivo»: è una questione aperta … Tanti pensano che io sia competitivo ed anch’io l’ho pensato tante volte … ma in fondo non penso sia del tutto esatto … bisogna intendersi sulle parole. Se per «competitivo» si intende uno che dà il meglio di sé in una competizione, in un contraddittorio, allora penso non sia vero … sono un po’ stanco della dialettica e questo in effetti penso sia cambiato abbastanza in me negli anni … Ecco, qualcuno che mi ha conosciuto negli ultimi anni mi ha chiamato un uomo di mediazione e questo penso che gli amici storici non lo riconoscerebbero con facilità …
Cosa ti affascina del Movimento?
Del movimento «Familiaris Consortio» mi affascina la forma essenziale: comunità di amicizia che tendono al per sempre attraverso il metodo dell’elezione. Questo mi pare davvero l’essenziale. Ogni comunità nasce da un’elezione, pensiamo alla famiglia come prima cellula comunitaria: nasce dall’elezione reciproca nell’amore di un uomo e una donna. E la vita cristiana è per sua natura comunitaria. Penso che in questo tempo la Chiesa sia chiamata a riscoprire un suo proprio elemento essenziale: essere comunità di comunità. E noi abbiamo la nostra forma specifica.
Che tipo di consigliere desideri essere, che istanze vorresti portare in sede di consiglio?
Spero che il consiglio dell’Associazione possa essere un luogo in cui fare esperienza dell’opera di Dio, riconoscere che il Signore Gesù è vivo, è con noi, che il suo Santo Spirito ci precede, ci invita, che più che fare iniziative siamo chiamati a vivere tutto nello Spirito, tutto con Lui. La Chiesa è nelle nostre case, nelle nostre comunità, nelle nostre amicizie che devono rimanere reciprocamente aperte. Vorrei soprattutto essere di Gesù e vorrei che si intuisse soprattutto questo del nostro movimento e degli organi di governo: siamo suoi.
Cristina Masini, consigliere eletto
3 aggettivi che caratterizzavano la te 20enne e che oggi sarebbero insospettabili?!?
Fatico a rispondere a questa domanda …risponderei con uno slogan: “oggi come allora” ! I casi sono due: o ero già vecchia a 20 anni oppure , cosa più probabile , oggi sono ancora giovane!!!
Cosa ti affascina del Movimento?
Quello che mi affascina del movimento oggi è quello che mi ha affascinato a 20 anni : la possibilità di vivere un’amicizia per sempre in Cristo, con laici, consacrati e sacerdoti, e di poter fare insieme il Bene
Che tipo di consigliere desideri essere, che istanze vorresti portare in sede di consiglio?
Ciò che desidero è poter essere, in qualche misura, strumento per il bene del movimento e quindi della Chiesa. La sfida che vedo davanti è quella di rinnovarsi e di aprirsi maggiormente al mondo, tenendo saldo il carisma e l’ideale che don Pietro ci ha indicato.