Ecco le prime news dal Madagascar che i nostri amici don Simone e don Luca hanno raggiunto per iniziare la loro missione da appena due settimane. Abbiamo ricevuto diverse foto dei primi momenti del loro arrivo che testimoniano la calorosa accoglienza che li attendeva. Abbiamo nel frattempo rivolto a don Simone alcune domande per conoscere quali sono state le sue prime impressioni e per fare sentire loro, da subito, la nostra vicinanza e alimentare il nostro spirito di condivisione di questa meravigliosa avventura.
La realtà che vediamo si mostra diversa da quella che avevo immaginato, spero, attraverso le foto che invieremo e pubblichiamo su Instagram che possiamo fare intuire anche a voi qualcosa. Mi aspetto di poter parlare della fede con una semplicità e comprensione che non si trova più in Occidente. Lì hai sempre l’impressione che non si possa dare per vero il Vangelo, che per essere obiettivi si debba lasciare fuori la fede da ogni discorso. Mi aspetto una vita più salda nella fede perché più legata alla natura e alla concretezza dell’esistenza. Qui stiamo incontrando missionari e volontari reggiani che formano una sola famiglia nella varietà dei loro doni e carismi. L’accoglienza loro e quella dei Servi della Chiesa e dei fratelli e sorelle delle Case della Carità è stata molto calorosa.
San Francesco Saverio e San Giovanni Paolo II (che possiamo considerare tale).
Vestiti, strumenti di comunicazione e per la lettura (computer, telefono ecc) che sostituiscono quasi completamente i libri, medicinali, qualche semente, colori e fogli che magari avrò tempo di utilizzare.
Ci verranno in aiuto gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione: internet e telefonia. Siamo praticamente sempre connessi, le distanze sono quasi annullate. Tuttavia penso che la vicinanza vada coltivata nella condivisione e nell’interesse reciproco per quello che matura nella nostra vita di fede, altrimenti sarebbe solo informazione.