La diffusione del Covid ha impattato notevolmente la quotidianità di tutti. Una coppia di amici ci racconta come il periodo di lockdown, nonostante le difficoltà, sia stato per loro decisivo nel capire che volevano sposarsi. Non hanno perso tempo e sono pronti a convolare a nozze a dicembre 2020 (se possibile). Ascoltiamo la storia di Andrea (Kella) e Ilaria.
11 Agosto…sulle rive di un bel lago di montagna, significativo per la nostra storia, con un anello “importante” io e Ilaria abbiamo deciso di sposarci. Dopo i primi momenti di commozione (per Lei forse un mezzo miracolo) sfogliamo il calendario, ci guardiamo con gli occhi di chi si capisce al volo ed ecco un giorno speciale a cui voler affidare il nostro desiderio di diventare famiglia: l’8 Dicembre, Festa dell’Immacolata, festa del si più grande nella storia dell’uomo. Sembrava proprio per noi, sintesi del nostro cammino di coppia. Intuivamo già che sarebbe stato probabilmente un periodo complicato e con poche certezze ma era davvero forte e stringente il desiderio di dire il nostro si per sempre l’uno all’altro insieme al Signore attraverso il sacramento del Matrimonio.Il frutto di tutto questo nasce dalla storia che abbiamo vissuto, una storia molto simile a tanti, con alti e bassi che ci ha forgiato in un volerci davvero tanto bene e nel cercare insieme la verità della nostra vita.
Il momento che crediamo decisivo è stato il lockdown, vissuto separati a causa dei paesi diversi in cui vivevamo. Subito eravamo confusi, un po’ speravamo in una cosa breve, non capivamo neanche la portata di questo evento e poi con il passare dei giorni e delle settimane il peso della lontananza si è fatto sentire forte unito ad un senso di incertezza e di paura legato alla pandemia e a come sarebbe stato il dopo. Questo periodo ci ha completamente spogliato di noi stessi, delle nostre abitudini, progettini a breve termine, tempo perso, paure inutili. Siamo riusciti, rimanendo uniti nell’ascolto dell’altro, in una pazienza, in una Speranza ad andare al cuore del nostro cammino e a prendere una decisione definitiva. Da Maggio il rivederci è stata una festa, abbiamo passato momenti bellissimi, abbiamo dato valore a tante cose che prima davano per scontate, per dovute. E soprattutto questo tempo ci ha dato la spinta per fare una scelta definitiva, vista come il nostro bene, come la strada a cui eravamo invitati a percorrere insieme da Gesù e con Gesù.
Se siamo qui ora è sicuramente merito della pazienza e misericordia di Dio che si è più volte manifestato nelle persone più care, che ci hanno sempre incoraggiato. Ricordiamo in particolare don Pietro Adani, la Comunità Amici dello Sposo e il Gruppo di amici di San Pietro di Reggio. Ma in aggiunta tanti altri: un vero e proprio esercito silenzioso (e non) che concorre al bene insieme a noi.
Anche la diversità di carattere è stata occasione di crescita per l’altro, di confronto, a volte accesso ma che ha “sparigliato” le carte e ci ha messo di fronte a quello per cui camminiamo insieme oggi: il formare una bella famiglia Cristiana, anche in un momento storico difficile. Se siamo qui ora è sicuramente merito della pazienza e misericordia di Dio che si è più volte manifestato nelle persone più care, che ci hanno sempre incoraggiato. Ricordiamo in particolare don Pietro Adani, la Comunità Amici dello Sposo e il Gruppo di amici di San Pietro di Reggio. Ma in aggiunta tanti altri: un vero e proprio esercito silenzioso (e non) che concorre al bene insieme a noi.
“Rallegrati, piena di Grazia: il Signore è con te”. È con questa frase, scelta per il nostro matrimonio che stiamo vivendo le poche settimane che ci separano dal Matrimonio. Vogliamo fare emergere la gioia e la lode a Dio per quanto abbiamo ricevuto gratuitamente in questi anni, al sostegno ricevuto incessantemente, che ci chiede una risposta di amore grande, Grazia che chiediamo nel Sacramento. Desideriamo poter essere una famiglia che sa essere accogliente, che sa ascoltare, che sa custodire, che sa farsi prossimo, e che vive in Comunione con tanti amici. Perché, proprio questo periodo ce lo urla, camminare insieme nella realtà verso la santità è più bello e più pieno.
Andrea e Ilaria