Famiglie giovani è festa e dialogo

Per una trentina di famiglie giovani pasquetta non ha significato la solita grigliata o gita al mare…si sono preparate un ottimo pranzo da condividere insieme e ne è valsa la pena! Il 17 Aprile tutte le piccole comunità di famiglie nate tra 2015 e 2017 si sono incontrate al Casone di Casina per passare una giornata insieme tra di loro e con don Andrea Pattuelli, assistente delle comunità di famiglie Familiaris Consortio. Per chi sta leggendo e non ha una memoria infallibile, ricordiamo che si tratta delle comunità di Emmaus, Madre di Misericordia, Provvidenza di Dio, Nozze di Cana, Regina della Famiglia, Amici dello Sposo. In quell’occasione si è aggiunta anche una comunità in formazione.

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Tante famiglie sono salite in collina a metà mattinata accolte da una bella giornata di sole (più o meno) e da altri giovani sacerdoti. Qualcuno è partito da Sant’Ilario d’Enza, qualcuno da Reggio Emilia, altri da San Martino in Rio, Albinea, Castellarano, Fabbrico. Per qualsiasi persona che fosse capitata lì in quel momento sarebbe balzata subito all’occhio l’età media delle giovani famiglie, al di fuori di ogni statistica nazionale. Tanti bimbi (angioletti alternati a veri e propri cicloni) e diversi pancioni hanno reso ancora più evidente lo slancio verso il futuro e i doni ricevuti dal Signore. Proprio il dono e il chiedersi come viverlo è stato il tema centrale. Queste nuove comunità sono una grazia sia per le stesse giovani famiglie che scelgono di vivere il proprio matrimonio con lo stile delle piccole comunità, sia per il Movimento Familiaris Consortio che come una grande famiglia si allarga sempre più. Come si dice nel film Spiderman “Da grandi doni derivano grandi responsabilità”. Tradotto nella nostra situazione, il dono di queste nuove comunità richiede di essere letto e capito nel disegno della Provvidenza, per capire come può portare più frutto nella società per il bene di tanti. Per questo dopo la messa ed il pranzo si è tenuto un confronto appassionato fra le famiglie delle piccole comunità, che hanno cercato insieme di capire cosa può voler dire valorizzare il dono che si è e si porta. Si sono raccontate le une alle altre. Alcune si sono scoperte più Marta ed altre più Maria. Tutte sono state invitate a dedicarsi al discernimento e alla preghiera per non sprecare fiato e a seguire di buon cuore la guida del responsabile e assistente spirituale. In poche parole: le comunità giovani sono appena scese in campo, godiamoci la partita!