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Festa di fine anno: cielo, pace, mani bucate

Abbiamo chiesto a Giovanna, sposa, mamma e membro di una piccola comunità di famiglie di condividere le sue riflessioni circa il primo degli eventi dedicati ai festeggiamenti di fine anno: la serata dedicata alle famiglie e ai sacerdoti

IN PACE… MA CON LE MANI BUCATE!

I bimbi sono al mare con i miei suoceri e così io e mio marito, in attesa del terzo figlio, siamo incredibilmente di nuovo in due (o quasi…) parcheggiamo la macchina e prendiamo posto nell’assemblea poco prima dell’inizio della Messa. Non dovendo sorvegliare “le creature” mi prendo il tempo di guardarmi intorno: l’utenza è più che mai variegata! Sono presenti persone anziane che hanno passato la vita con don Pietro, adulti di varia provenienza con figli adolescenti, numerose giovani famiglie e infine alcuni ragazzi.

Manca qualcuno: c’è chi ha scelto altro, chi ha fatto le valigie ed è già al mare e chi negli ultimi mesi ci ha salutato, ritornando al Padre. Nella Messa viene ricordato, ad esempio, Gastone Gherardi (ndr: membro di una delle prima piccole comunità di famiglie costituitesi più di 50 anni fa). Ma sono diversi quelli che sono andati in Paradiso, fra cui anche il papà di un’amica. Dietro di me è seduta un’altra mamma in attesa: sono questi piccoli amici in arrivo, insieme a chi ha concluso quest’anno il suo viaggio terreno, ad illuminare il senso del nostro essere lì, dandoci una direzione: il Cielo.

Non siamo una comunità di famiglie “Mulino Bianco”, tutti lo sappiamo molto bene e lo sperimentiamo ordinariamente nella vita comunitaria. L’assemblea di oggi è una testimonianza credibile, non artefatta né tanto meno “finta”, ma un po’ stropicciata perché vera e quindi possibile.

Dietro di me è seduta un’altra mamma in attesa: sono questi piccoli amici in arrivo, insieme a chi ha concluso quest’anno il suo viaggio terreno, ad illuminare il senso del nostro essere lì, dandoci una direzione: il Cielo.

Al termine della Messa viene presentato il tema dell’anno: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi (Gv 20, 21) E’ nell’amore di Dio che si trova la vera pace” (don Pietro Margini). Come ci ricorda il responsabile, Marco Reggiani, la pace è un dono che dobbiamo richiedere, uno stile, e infine, anche un mandato.

Gesù rivolge ai suoi amici queste parole e poi mostra loro il fianco e le mani bucate dai chiodi, rendendo evidente qual è stato (e qual è tutt’ora per noi) il prezzo delle Pace. Meno male: la pace e la comunione (con il marito, con gli amici) sono anche alla mia portata, nonostante alle volte io sia così ostica, nonostante i battibecchi…la pace non mi sembra a costo zero e potranno esserci dei “buchi”, anzi quasi sicuramente ci saranno ma possiamo non averne paura.

Sono molto grata di essere parte di questa associazione: riconoscente ai tanti “nonni” che hanno seguito don Pietro in età giovanile e sono ancora qui, a conferma che non è stato un abbaglio o un azzardo di cui pentirsi più avanti, ma che ne è valsa la pena. Sono riconoscente alle famiglie più giovani della mia (mamma, ma quando mi sono sposata a 24 anni ero una bambina!!!) perché tutte le volte mi incanto a guardarle e dentro di me vedo la stessa scintilla che si accende.

Giovanna Onfiani

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