di Silvia Bandini
Sabato 18 giugno 2022, presso la sede della Associazione “Comunità Familiaris Consortio” a Sant’Ilario d’Enza, nei locali del Palazzo degli Studi delle scuole ImmaginaChe, si è svolta la festa di chiusura dell’anno associativo del Movimento Familiaris Consortio. I partecipanti hanno avuto l’occasione fin dal primo pomeriggio di visitare gli stand illustrativi di alcune delle principali realtà del Movimento: le scuole nei vari ordini e sedi, la Comunità Sacerdotale Familiaris Consortio, le famiglie e piccole comunità, le missioni, i giovani ed altre attività e luoghi di testimonianza emanazione del movimento quali la Fondazione Incendo. Da subito disponibile anche un’area giochi per i bimbi con castello gonfiabile e area relax adulti con bar.
Il primo evento organizzato della giornata è stato “Persone in Movimento”, una breve ma significativa rassegna di testimonianze in cui gli speaker coinvolti hanno portato le loro più recenti esperienze di vita vissuta all’interno del nostro Movimento. L’intervento ha incluso due contenuti video dalla parrocchia dell’Ogiata di Roma e dalla missione a Manakara in Madagascar, due testimonianze dalla realtà di Montorio a Verona (la prima riguardante il percorso portato avanti dai sacerdoti dela comunità sacerdotale sul territorio e la seconda offerta da una delle 5 studentesse del MovGiovani che stanno vivendo un’esperienza di vita comunitaria a Verona) e la condivisione dei ragazzi della giovane comunità Regno di Dio, che hanno portato la loro esperienza di gemellaggio con la più “esperta” comunità Cristo Re.
A seguire, tutto il Movimento ha partecipato alla celebrazione della Santa Messa, presieduta dal arcivescovo mons. Giacomo Morandi. È stata una bella occasione per condividere insieme a lui la liturgia e l’eucarestia, incontrandolo per la prima volta con tutto il Movimento. Nel bellissimo commento al vangelo dei pani e dei pesci (Lc 9,11b-17), che potete trovare in versione audio integrale qui, il vescovo ci ha regalato molti preziosi spunti su come vivere l’Eucaristia, augurandoci inoltre di poter essere sempre testimoni “del potere trasfigurante di una vita e di una santità eucaristica”.
La festa è poi proseguita nel parco delle scuole, dove abbiamo condiviso la cena in fraternità, animata dai ragazzi del MovGiovani che hanno curato un servizio radiofonico durante tutta la serata, accompagnandoci con bella musica e divertenti dediche.
Il regalo più bello che questa festa ci lascia è stata la possibilità di incontrarci nuovamente tutti insieme, dopo due tribolati anni di pandemia. Custodiamo nel cuore questo entusiasmo per ripartire alla grande con il nuovo anno associativo.