Cosa succede quando tanti giovani si ritirano su un monte, in silenzio, per ascoltare insieme il Signore? Lo scopriamo attraverso le parole di alcuni amici che hanno vissuto gli esercizi spirituali organizzati dal Movimento Giovani dal 29 Ottobre al 1 Novembre a Gaiato, sull’appennino modenese. 

Guardarci dentro per trovare la pace!

Dal 29 ottobre al 1 novembre noi del Movimento Giovani abbiamo partecipato agli esercizi spirituali. Partire è sempre difficile, uscire dalla quotidianità, dalla routine dell’università, del lavoro. Siamo arrivati a Gaiato in un centinaio, nella frenesia di un sabato qualunque e nel giro di un’ora eravamo immersi nella natura, sotto un bellissimo cielo stellato, in completo silenzio. Abbiamo abbandonato le nostre sicurezze per rimanere soli con Dio, per entrare dentro di noi. Questo spesso ci spaventa, perché guardarci dentro significa anche camminare insicuri nel buio che c’è in ciascuno, per Gesù però le nostre tenebre diventano luce.

Don Gigi Lodesani e Don Sergio Billi hanno aiutato noi ragazzi dei circoli e del nuovo laboratorio a riflettere e approfondire il tema della pace, insieme a don Andrea Volta e a don Francesco Ametta che hanno seguito i ragazzi di 4-5 superiore. È un tema molto attuale, sentito, sia per le situazioni che si stanno vivendo nel mondo, ma anche perché tra noi giovani c’è una grande ricerca di pace interiore. Siamo immersi in una società che ci dona tante, troppe, opportunità e questo ci ostacola nel cercare e scegliere l’essenziale.

Quando si pensa alla pace spesso la si collega all’equilibrio, tutto deve essere al suo posto, non ci sono ostacoli, non ci sono cose o persone che urtano il mio spazio interiore. Ma la vera pace, quella che ci dona il Signore, non ha nulla a che vedere con questo; infatti, don Gigi ci ha ricordato che Gesù non promette una vita comoda, senza croci o difficoltà, ma ci promette una vita piena di pace, di amore profondo.

È stato bello e importante vivere questi giorni, nel silenzio, ma tra amici. Cantare insieme alla Santa Messa, vedere i tanti sacerdoti e educatori del Movimento che ci vogliono bene, pregare insieme e allo stesso tempo prendersi tempo per stare soli con il Signore.

Aurora Guatteri e Francesco Ferrari