Questa coppia di sposi, nell’incontro “L’ideale non può cadere”, ci ha raccontato di come hanno realizzato il loro desiderio di amicizia
Ciao a tutti, siamo Chicco e Cri, Enrico Benedetti e Cristina Masini per chi non ci conosce. Siamo della comunità del Cenacolo, la prima piccola comunità di famiglie nata fuori dalla parrocchia di Sant’Ilario, dove ha le sue radici il Movimento.
Per scoprire la nostra origine bisogna ricollegarsi proprio alla generosità di una piccola comunità di famiglie di Sant’Ilario. Il nostro cammino di fidanzati cercava uno sbocco nuovo, la coppia fine a se stessa non ci bastava più. Durante i campi invernali con la nostra parrocchia della Consolata, abbiamo conosciuto Gabriele ed i suoi amici e, attraverso il loro servizio in cucina, abbiamo avuto modo di vedere un modo nuovo di essere famiglia. L’idea di investire le proprie ferie per fare un servizio ai giovani, di spendere il tempo per stare vicino agli amici sacerdoti, la voglia di avere amici prediletti con i quali cercare la santità … ci ha entusiasmato.
Dopo i primi campi invernali abbiamo iniziato un vero e proprio pellegrinaggio settimanale Sassuolo – Sant’Ilario, facendoci invitare a cena dagli amici che avevamo conosciuto, per interrogarli, per cercare di capire e conoscere meglio cosa fosse la comunità, cosa sorreggesse questo ideale, quale fosse il segreto di tanta armonia nel vivere il matrimonio nell’amicizia, nel servizio e nella reciprocità con il sacerdote. Avevamo intravisto un grande tesoro e volevamo capire come fare per raggiungerlo. Si faceva strada sempre di più in noi il desiderio di una piccola comunità sul modello di quelle che avevamo conosciuto a sant’Ilario.
Così, insieme ad alcuni cari amici della parrocchia in cui era stato suscitato lo stesso desiderio, abbiamo iniziato a porre le basi della nostra comunità, il Cenacolo. Fondamentale per noi è stato l’accompagnamento spirituale di don Luca Ferrari, che ci ha seguiti come un padre e ci ha sostenuti fin dai primi passi di questa nuova avventura. La svolta decisiva si ebbe dopo un memorabile pellegrinaggio in Terra Santa, nell’agosto del 1998. Ricordo come, dopo un bellissimo incontro fatto a Gerusalemme nella stanza del Cenacolo, don Luca ci propose una riflessione sul significato di questo luogo e decidemmo insieme di chiamare così la nostra comunità.
Dopo i primi campi invernali abbiamo iniziato un vero e proprio pellegrinaggio settimanale Sassuolo – Sant’Ilario, facendoci invitare a cena dagli amici che avevamo conosciuto, per interrogarli, per cercare di capire e conoscere meglio cosa fosse la comunità, cosa sorreggesse questo ideale, quale fosse il segreto di tanta armonia nel vivere il matrimonio nell’amicizia, nel servizio e nella reciprocità con il sacerdote.
Proprio nel Cenacolo abbiamo visto e vediamo il punto di unione più alto tra amicizia e sacerdozio, che è uno dei desideri che ha da sempre animato noi e i nostri amici di comunità: vivere l’amicizia di predilezione tra di noi e con il sacerdote che è figura Christi, figura di Cristo in mezzo a noi. La comunità del Cenacolo si è poi presentata ufficialmente a tutto il movimento il 5 aprile del 1999.
Siamo immensamente grati al Signore per questo dono e per averci dato amici con cui camminare verso la santità. Lo ringraziamo anche per averci dato il coraggio di buttarci a capofitto in questa avventura con l’entusiasmo di chi vuole realizzare un grande sogno!
Ai giovani che sono in ricerca o che stanno già camminando per realizzare una piccola comunità desideriamo dire di correre spediti verso la meta, senza farsi intimorire dagli ostacoli o da questioni non essenziali, aiutati da un direttore spirituale e da chi sta già vivendo questa realtà. Senza aspettare di essere perfetti o di pretendere dagli altri la perfezione.
Enrico e Cristina
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