Reliquie coniugi Martin – Omelia don Luigi Orlandini

PRIMA LETTURA
La donna perfetta chi potrà trovarla?

Dal libro dei Proverbi
31,10-31

Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto. Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche.
Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
È soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita.
Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.

Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese.
Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante.
Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell’avvenire.
Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c’è dottrina di bontà. Sorveglia l’andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l’elogio:
«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare.
Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 126

R. Ogni fatica è vana senza il Signore.

Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori.
Se la città non è custodita dal Signore invano veglia il custode. R.

Invano vi alzate di buon mattino tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno. R.

Ecco, dono del Signore sono i figli,
è sua grazia il frutto del grembo. Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. R.

Beato l’uomo
che piena ne ha la faretra:
non resterà confuso quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici. R.

SECONDA LETTURA
Chiunque ama è generato da Dio.

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo
1Gv 4,7-12

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.
Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi:
Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Carissimi, se Dio ci ha amato,
anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO
Salmo 126,1

R. Alleluia, alleluia

Se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori.

R. Alleluia, alleluia,

VANGELO
Fate quello che vi dirà.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 2,1-11

In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà». Vi erano là sei giare di

pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le giare»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono… E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Parola del Signore

Condividi: