PENSIERI NOTTURNI di Umberto Roversi
VENGONO PROPOSTI “I PENSIERI NOTTURNI”: LE RIFLESSIONI DELL’AMICO UMBERTO ROVERSI (RESPONSABILE DEL MOVIMENTO GIOVANI) NEGLI ULTIMI MESI DELLA SUA VITA. IL TESTO, SCRITTO A INIZIO 2018, FA LUCE SUL DONO DELLA PICCOLA COMUNITA’
Abbiamo tanti veli che ci avvolgono, che filtrano i nostri pensieri, le nostre percezioni, la capacità di vedere fuori e soprattutto dentro di noi. Risulta molto difficile togliere questi veli. La malattia te li toglie tutti, al volo, gratis. Sono passati quasi quattro anni, sono sempre io: ideali, convincimenti, scelte… Ma ora tutto ha un altro sapore, un’altra intensità, un’altra verità. Difficile da dire, ma è un dono della malattia, o meglio un assist: perché la partita va giocata, e si balla sempre tra l’abisso ed il cielo. È proprio vero quanto dice il Salmo 89: “Insegnaci a contare i giorni e giungeremo alla sapienza del cuore”. Se svuoti tutto, perché ti viene tolto tutto, capisci cosa ti rimane in mano di quello che è stata ed è la tua vita… e se rimane qualcosa. Capisci quello che conta e quello che non conta, quello su cui vale la pena giocare tutto e quello che ci allontana dal tutto. Solo in un abbandono totale ed incondizionato alla volontà di Dio, quello richiesto al giovane ricco, la testa ed il cuore si liberano del superfluo ed emerge con chiarezza l’essenziale: siamo chiamati a vivere una vera, profonda, unica storia di Amore. Il Signore mi dà la grazia di toccare con mano le stupende forme e sfumature di quest’amore, le stesse che mi fanno fare esperienza concreta del suo Amore: quello di mia moglie, di nostro figlio, arricchito e dilatato da quello di cari amici e sacerdoti che la provvidenza ha legato in modo speciale alla mia famiglia. In definitiva cosa mi rimane in mano? La mia vocazione, quella che è, come l’ho accolta e compresa, come le ho corrisposto nel dono della mia vita.