Omelia di mons. Pietro Margini (1917-1990), XI domenica del Tempo Ordinario anno B
Ez 17, 22-24; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34
C’è un mistero di Provvidenza, e il Signore ce lo ricorda: è la grazia di Dio che trionfa in ogni anima; è la Chiesa di Dio che trionfa nel mondo.
Noi vogliamo benedire il Signore che con la sua Provvidenza fa sì che il suo Regno non sia mai fermo, ma si affermi in tutte le anime di buona volontà.
È un mistero di Provvidenza, cioè un mistero di amore. Il Signore lavora dentro di te; il Signore mette la sua potenza e la sua bontà per vincere in te gli ostacoli.
Com’è triste quando un’anima si avvilisce! Com’è desolante quando un’anima si dispera e non ricorda proprio questa meravigliosa azione del Signore! Egli è in noi, per noi; Egli adopera la sua potenza per vincere la nostra debolezza; Egli pone l’invincibile suo amore per vincere il nostro egoismo.
Oh, come dobbiamo benedirlo! Come dobbiamo ricambiare l’amore! Come dobbiamo essere generosi e pronti in ogni circostanza!
In ogni circostanza proprio perchè le difficoltà della vita spirituale sono tante. Tante difficoltà dell’intelligenza: la fede sembra, alle volte, oscurarsi in noi; tante difficoltà di volontà: il collasso delle forze. Quando questo si preannuncia, noi sappiamo allora che non c’è motivo di paura, c’è motivo di maggiore confidenza, di maggiore ardore, di maggiore gioia, di maggiore slancio, di maggiore entusiasmo! E vinciamo la tentazione della pigrizia, la tentazione dello sgomento! Vinciamo ogni tentazione per darci generosamente al Signore, per darci veramente e con pienezza al Signore. Abbandonati in tutto alla sua misericordia, lo lasceremo agire in noi e attorno a noi.
E anche nell’ordine della Chiesa, vedremo con serenità e con speranza la sua posizione nel mondo, perchè la Chiesa è un seme divino e non può mai venir meno; è un seme prodigioso e grande che richiama tutta la nostra ammirazione e tutta la nostra generosità.
Esultiamo per i trionfi della Chiesa; soffriamo per le persecuzioni che subisce la Chiesa, ma restiamo sempre solidi, forti, generosi nel collaborare e nel portare il nostro apostolato e la nostra forte e viva testimonianza. Questa testimonianza è per tutti i cristiani, e per noi in particolare si afferma in determinate circostanze. Diamo sempre quest’assicurazione del credere con gioia, dello sperare con fermezza, dell’amare con tanta larghezza del cuore.
Stiamo uniti al Signore. La sua grazia onnipotente ci salverà.