Omelia VII domenica di Pasqua anno C, Festa Ascensione
Omelia Solennità dell’Ascensione, 2-06-2019
‘Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Stare con il Signore, cambia fin nelle radici più nascoste, la prospettiva della nostra vita. In che modo questo si realizza? Riportando il nostro cuore, la nostra mente, le nostre forze all’essenziale: a ciò che non può mancare, alla ragione del nostro essere e del nostro vivere, alla prova più credibile della nostra fede. C’è qualcosa, o meglio qualcuno, di più essenziale del Signore Gesù? Se non ne abbiamo mai fatto l’esperienza, chiediamogli di poterla fare, perché non ci capiti di credere che possiamo vivere bene anche senza. ‘Senza di me non potete fare nulla’ diceva Gesù la sera dell’ultima cena, a persone che Lui si era scelto e che ancora non capivano fino in fondo tutta la sua missione. Di che cosa abbiamo bisogno per vivere? Solo di ciò che ci da’ vita, o meglio di Chi può dare vita alla nostra vita, di Colui che è la Vita. Abbiamo solo bisogno di Gesù, di obbedire a Lui come hanno fatto gli apostoli, e di restare in attesa che sia Lui a dirci quello che dobbiamo fare.