Omelia V Domenica di Pasqua
La grande preghiera
At 6, 1-7; 1 Pt 2, 4-9; Gv 14, 1-12.
Cari bambini, oggi è il grande giorno della vostra festa, una festa tanto più grande quando pensate che è il Signore stesso che viene nel vostro cuore. Noi preghiamo e vi auguriamo di accogliere bene Gesù e di essere totalmente generosi verso di Lui, totalmente.
Cosa vuol dice totalmente? In tutto. Voi dovete diventare dei veri cristiani; voi dovete crescere nel timore e nell’amore di Dio, non nell’aver paura di Dio, ma nella paura di offendere Dio perché, lo sapete bene, Dio non è indifferente a quello che facciamo. Dio è un Padre e per un padre non è lo stesso che un figlio faccia una cosa o ne faccia un’altra, perciò aver paura di offenderlo, aver paura di non essere più nella sua Grazia è molto giusto; perciò voi sarete ancora più in alto e promettete di amare il Signore così come ci è stato detto da Gesù.
Gesù ci ha detto che il primo Comandamento è amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze e il secondo dei Comandamenti è amare il prossimo come se stessi. Crescete nell’amore, diventando sempre più bravi per voi stessi, per le vostre famiglie, per tutta la Chiesa, per il mondo e la società che grondano lacrime. Diventate sempre più bravi, crescendo proprio così nel senso di responsabilità.
Ed allora ecco che avete bisogno di essere sostenuti e, per questo, ricevete l’Eucaristica e imparate a santificare la festa. La festa ci è proprio data come un rifornimento di energie.
Volete essere proprio del Signore perché, per essere come vuole Lui, bisogna anche tribolare, bisogna anche astenersi dalle cose che non vanno, bisogna anche sforzarsi. Ed allora ecco che avete bisogno di essere sostenuti e, per questo, ricevete l’Eucaristica e imparate a santificare la festa. La festa ci è proprio data come un rifornimento di energie. Andiamo al Signore non per altro motivo che per onorarlo e acquistare le forze del bene.
Amate la vostra Messa, partecipate alla vostra Messa, vivete insieme la Messa. La Messa, l’avete studiato, è la grande preghiera, è il grande sacrificio di Gesù. Non mancate alla Messa, perché manchereste di prendere il tesoro settimanale. Non mancate alla Messa, perché sareste senza quelle energie soprannaturali che il Signore ci dà. Allora vi auguriamo proprio che capiate la Messa, che viviate la Messa, che sentiate come ci troviamo insieme fraternamente nella Messa e manifestiamo di essere Chiesa, che la Chiesa è proprio l’assemblea di coloro che amano e seguono Gesù.
Siate pronti, siate forti, siate completamente generosi. E quando il Signore nel corso di questa Messa verrà nel vostro cuore, pregatelo intensamente, pregatelo, perché vi ascolta, vi esaudisce; pregatelo per i vostri cari, pregatelo per tutti, che scenda la benedizione di Dio su questo mondo.