Cosa significa convertirsi? – Omelia don Pietro Margini

Omelia III Domenica Tempo Ordinario

Cosa significa convertirsi?

Is 8, 23 – 9, 3; 1 Cor  10-13. 17; Mt 4, 12-23.

 La parola detta a Simone e Andrea è ripetuta, è ripetuta con forza, è ripetuta con amore, è la parola: Seguitemi”. Noi dobbiamo lasciare e seguire, dobbiamo apprezzare e benedire, noi dobbiamo sempre di più stringerci a Gesù che è il nostro Salvatore e andare dove va Lui, fare quello che Lui ha comandato. È proprio qui: la vita cristiana è essere col Signore, è pensare come Lui e amare come Lui.

L’egoismo è il grande nemico, perché l’egoismo vuole incentrare in sé stessi e farsi così la base di tutto; dobbiamo invece avere un grande amore per il Signore, perché Lui è la luce che illumina tutta la vita, che dà senso a tutto il nostro operare. Gesù è proprio il nostro Maestro e dobbiamo ascoltarlo con profondo stupore.

Sentiamo ancora la sua parola: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Cosa vuol dire convertirsi se non misurare le cose con il suo metro, accettare quello che Lui accetta, respingere ciò che Lui respinge. Convertirsi vuol dire lasciare così tutto quello che è contro di Lui, quello che è fuori di Lui, quello che non conduce a Lui; vuol dire imprimere alla nostra vita una grande forza e una grande spinta.

Essere con il Signore è la nostra gloria, essere con il Signore è la nostra gioia, la nostra forza, il segreto della nostra amicizia, il segreto della nostra carità. Andare dal Signore con tutto il cuore, sentire che abbiamo bisogno di questa conversione continua; ogni giorno ci dobbiamo convertire, ogni giorno dobbiamo superare le nostre passioni per seguire Lui, per darci a Lui, per pulsare come Lui, per impegnarci come Lui. Il Signore è tutto.

Essere con il Signore è la nostra gloria, essere con il Signore è la nostra gioia, la nostra forza, il segreto della nostra amicizia, il segreto della nostra carità. Andare dal Signore con tutto il cuore, sentire che abbiamo bisogno di questa conversione continua; ogni giorno ci dobbiamo convertire, ogni giorno dobbiamo superare le nostre passioni per seguire Lui, per darci a Lui, per pulsare come Lui, per impegnarci come Lui. Il Signore è tutto.

Noi non ci dobbiamo misurare con gli uomini ma con Lui; non dobbiamo scandalizzarci del peccato degli uomini ma donarci a Lui che è il nostro modello, che è la nostra speranza, che costituirà il nostro gaudio per l’eternità. Impegniamoci allora a pregare con più devozione, perché la preghiera è dialogo di amore con Lui; impegniamoci ad essere più coerenti in questa preghiera perché non sia una sequela di formule; impegniamoci perché ogni giorno ci sia questa luce forte che nasce dal colloquio con Lui.

Essere veramente disposti, essere veramente sitibondi, di una sete che è intrattenersi con Lui, ascoltare Lui e, nel suo ascolto, accendere sempre di più nel cuore nostro una speranza, accendere sempre di più nel nostro cuore uno slancio e un entusiasmo nuovo e generoso. Darci a Dio, darci a Dio perché Dio è la nostra vera, grande meta.

Dobbiamo arrivare a Dio e Gesù è il nostro Mediatore, è la luce che ci guida per il cammino:Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce”. La profezia deve avverarsi anche per noi: con Gesù, nel colloquio con Gesù, nel colloquio quotidiano, nell’amore quotidiano che gli esprimiamo avverrà la grande riuscita.

Con Lui andremo al Padre, con Lui entreremo sempre di più nel seno della Trinità per condurre bene la nostra vita, per adempiere i nostri doveri e giungere così ad un’eternità di pace e di gioia. Raccomandiamoci quindi ai nostri santi che ci hanno dato lo esempio di seguire Gesù: seguiamolo con forza, con coraggio, in totalità.

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