Omelia III Domenica di Pasqua
Dove trovare l’energia?
At 2, 14. 22-33; 1 Pt 1, 17-21; Lc 24, 13-35.
Si verificano alla lettera le parole che abbiamo letto: “Gesù in persona si accostò e camminava con loro”. Ricevendo il sacramento, ricevendo la grazia, ricevendo l’amore di Cristo, Cristo ancora di più è vicino a voi, è in mezzo a voi e cammina tutta la vita con voi.
Vorrei che anche questo fosse il vostro programma e il nostro augurio: la vostra vita con il Signore, la vostra vita nell’Alleluia, cioè nella lode a Dio, nella letizia della lode a Dio, nell’impegno e nella missione che comporta costruire una famiglia, perché è a questa missione che ora qui davanti all’altare voi vi consacrate. Vi auguriamo di potere così, con vivacità, sentire questa presenza e realizzare quelle disposizioni e maturare, man mano, quelle decisioni per il bene della vostra famiglia, perché il vostro amore cresca sempre di più, perché la comprensione e l’impegno di ogni giorno siano sempre di più nella volontà di Dio, nella perfezione della fede.
Amate Dio perché, amandolo, vi amerete sempre di più; amate Dio perché, nel suo amore, maturerete quelle decisioni che faranno della vostra vita un grande lavoro di merito, un grande lavoro di grazia. Maturate così ogni giorno in questo amore attraverso una preghiera fedele, fervorosa, umile, la preghiera del cristiano che sa che Dio ama e chi ama, ascolta; chi ama, aiuta e chi ama, predilige. Vorrei che nella preghiera fervida di ogni giorno vi fosse la vostra energia, vi fosse la vostra generosità piena e grande, vi fosse la vera comprensione del vostro dovere.
“Gesù in persona si accostò e camminava con loro”. Ricevendo il sacramento, ricevendo la grazia, ricevendo l’amore di Cristo, Cristo ancora di più è vicino a voi, è in mezzo a voi e cammina tutta la vita con voi.
Ci si sposa così per compiere il dovere che Dio ha assegnato, il compito che si chiama vocazione e che domanda tanto spirito di fede, spirito di una fede viva, fervorosa, grande, quella fede che vi porta a ringraziare Dio per tutto quello che vi ha dato; fede che comporta uno sviluppo sempre maggiore delle vostre qualità; fede che procura la vera serenità e la vera gioia.
Realizzate così una vita evangelica come ci ha insegnato il Signore, una vita fatta di vera comprensione e di vera generosità, di vera, totale dedizione; una vita che sia veramente come ci ha insegnato Gesù, non attaccata alle cose di questa terra, limpida, serena, nella vera vostra costruzione, che è la costruzione posta così davanti all’altare e nell’ adempimento di tutte le forme di dovere che il Signore vi indica; una vita fatta generosa in tutte le circostanze, nella Chiesa, nella Chiesa nella quale siete cresciuti, nella quale volete dare, con fortezza e con umiltà, il vostro dono.
Ecco, noi vi auguriamo di essere sereni e forti; noi vi auguriamo di essere generosi e pronti; noi vi auguriamo di realizzare la lode a Dio con completezza, con impegno e con totalità. Noi vi auguriamo che il giorno, oggi, sia il giorno che comincia e sale sempre e sale, sale nella maturità, nella generosità forte, nella vera vostra piena esecuzione del dovere di ogni giorno, dell’amore di ogni giorno. Amatevi e nell’amore sarà la vostra fortezza, la vostra vera forma di servizio; amatevi e il Signore sia sempre in questo amore, sia sempre e dia tutte le grazie abbondanti e forti che solo Lui sa veramente donare fino in fondo nel cuore e nell’anima vostra.