Il Suo Regno – Omelia don Pietro Margini

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – SOLENNITA’ DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

Il Suo regno

Ez 34, 11-12. 15-17; 1 Cor 15, 20-26. 28; Mt 25, 31-46.

Il grande interrogativo: il Re giudicherà e noi dove saremo? Saremo nel numero degli eletti o saremo nel numero dei riprovati? Interrogativo tremendo che deve farci riflettere su tutta la nostra vita, perché la nostra vita vale in tanto in quanto serve Dio, in tanto in quanto ubbidisce a Dio, in tanto in quanto è nell’amore e nella carità.

Il discorso fondamentale è proprio sull’amore, perché sta scritto: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze. Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22, 37.39). Un discorso sull’amore è un discorso completo e grande. Noi siamo di Cristo, ubbidiamo a Lui, siamo nella sua salvezza, se accettiamo il suo amore.

Cosa è venuto a portare il Signore sulla terra con la sua Incarnazione? Cosa ci ha dato per mezzo della sua Passione e della sua Morte? Ci ha dato l’amore di Dio, ci ha dato la possibilità e la gloria di servire Dio, ci ha dato l’ energia per superare le nostre prove e le nostre tentazioni; quindi è con molta generosità e con molto slancio che oggi dobbiamo proporre di vivere, di progredire, di maturarci nell’amore di Dio. Il suo Regno è Regno di carità. Chi sta fuori dall’amore, sta fuori dal suo Regno. Chi non vive nel suo amore, cade nella forma di egoismo e di odio che devasta il cuore umano.

Cosa ci ha dato per mezzo della sua Passione e della sua Morte? Ci ha dato l’amore di Dio, ci ha dato la possibilità e la gloria di servire Dio, ci ha dato l’ energia per superare le nostre prove e le nostre tentazioni; quindi è con molta generosità e con molto slancio che oggi dobbiamo proporre di vivere, di progredire, di maturarci nell’amore di Dio. Il suo Regno è Regno di carità.

Dobbiamo allora fermamente proporre di fare tutto per amore di Dio, perché proprio in questo sta la nostra gloria, sta il nostro vero bene: fare tutto per amore di Dio. Nella preghiera esprimergli l’amore, nella tentazione esprimergli la fedeltà, nell’esercizio di carità e di bene verso gli altri esprimere la nostra fede nella sua presenza.

Animarci, essere pronti, essere veramente suoi, nel senso più completo della parola; è proprio da qui che viene allora il nostro coraggio, perché il Signore ha vinto tutto. Cosa vuol dire che è Re? Vuol dire che ha trionfato per noi nella sua umanità e nella sua divinità, ha trionfato della morte, ha trionfato del peccato, ha trionfato della cattiveria. Il Signore ha trionfato e noi possiamo essere nel suo trionfo. “Colui che è, che era e che viene” (Ap 1,4) è Lui. Ecco perché dobbiamo tenere saldo il dono della fede fino al suo ritorno, saldo questo dono per non perderlo, per non metterlo in pericolo, per non guastarlo. Suoi sempre, totalmente suoi, in un servizio umile, pronto e totale.

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