Omelia XIII Domenica del Tempo Ordinario, 30-06-2019
Sei tu, Signore, l’unico mio bene
C’è un bene più grande del Signore Gesù? No. Ci sono persone che ancora scelgono di donargli la propria vita, di lasciare tutto e di seguirlo, di amarLo sopra ogni altra cosa.
Siamo fatti per accontentarci di qualcosa che solo per un attimo colmi la nostra sete di significato? Non può essere così, ci ribelliamo solo al pensiero, anche se alle volte cediamo a questa subdola tentazione. Dice San Paolo, che siamo fatti per la libertà, purché questa non diventi un pretesto per accumulare, riempire, possedere. Ci sono ben noti gli esiti di questa deriva: vuoto, apatia, tristezza. Libertà e possesso: due parole che non possono darsi la mano, che sono e saranno sempre in antitesi. Amore e libertà, una accoppiata vincente, il segreto della nostra esistenza. Ci sovviene un pensiero: riuscirò mai a vivere così? No se non è Lui la pace che cerchi. ‘Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla’.