L’ha scelta, l’ha amata, l’ha donata – Omelia don Pietro Margini

Omelia XXIII Domenica Tempo Ordinario. 

Mic 5, 1-4; Mt 1, 1-16. 18-23

 

L’ha scelta, l’ha amata, l’ha donata.

“Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà chiamato Emmanuele” (Mt 1, 23). La grandezza di Maria sta qui: Madre di Dio, Madre della redenzione, Madre di tutti i redenti. È per questo che noi celebriamo la sua nascita, celebriamo quel mirabile disegno di Dio su questa creatura d’elezione: l’ha scelta, l’ha amata, l’ha donata. E come l’ha donata? Noi ricordiamo ad uno ad uno i suoi privilegi, le sue grandezze, le sue opere: dall’Immacolata Concezione a quello che è il privilegio di vertice, il privilegio che dice che è la più santa di tutte le creature, santa perché doveva essere la Madre del Santo dei santi, santa perché ha corrisposto a questo disegno di Dio in maniera prodigiosa e mirabile. Lei, la Madre nostra!

E un pensiero soavissimo si affaccia al nostro cuore, per questo che abbiamo una festa come questa in tanta tenerezza: quella che è la Madre di Dio è la Madre nostra, quella che è stata chiamata ad essere la Regina del cielo e della terra è per noi, ci protegge, ci ama e noi La chiamiamo la Madre della misericordia, perché ci sentiamo peccatori, perché ci sentiamo indegni. Ma è Madre di misericordia, è Madre nostra! Ecco perché in tutta la nostra vita sentiamo la soave sua presenza, una presenza che palpita dei palpiti che conosce solo il cuore di una madre. Ecco perché noi esultiamo in ogni sua festa, perché diventa, evidentemente, anche una nostra festa, diventa un nostro gaudio, diventa un motivo per accrescere la nostra certezza.

La nascita della Madonna: celebriamo la vita, la vita che sgorga, la vita che s’innalza, la vita di questa bambina così preziosa

“Mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del seno tuo”. La vita presente è impegno, la vita presente è lotta ma non impegno per impegno, lotta per lotta: è perché tutti gli uomini si riconoscano in Lui fratelli, perché tutti gli uomini imparino ad amarlo, perché imparino tutti gli uomini che la vita vale molto, vale tanto.

La nascita della Madonna: celebriamo la vita, la vita che sgorga, la vita che s’innalza, la vita di questa bambina così preziosa. È con sentimento vivo di fede che noi riproponiamo al Signore la nostra totale adesione: come Maria è stata per il Regno, al servizio del Regno, proponiamoci anche noi di essere sempre di più per il Regno di Dio, per le sue esigenze, perché tutti gli uomini si riconoscono così in Lui amici e fratelli.

Il Battesimo di questa sera mi pare sottolinei molto questa idea perché, se in ogni uomo si vede il volto del Cristo e col Battesimo un’anima è in tanta relazione di figliolanza e di amore con Dio, sappiamo bene che ancora in ogni creatura vediamo il segno della redenzione e vediamo la “manna” del Redentore. Noi auguriamo a questa creatura, che oggi assume la grande dignità di essere in Cristo una cosa nuova, noi auguriamo quel bene che possiamo augurare a chi è prediletto, a chi è soavemente prediletto dalla Madonna. Noi auguriamo ogni bene perché cresca nella carità, perché cresca nella purezza, perché cresca soprattutto nell’umiltà, umiltà di servizio per tutti, umiltà di servizio che la Chiesa si propone per tutto il mondo e che noi, che siamo nella Chiesa, dobbiamo realizzare nel nostro piccolo. Servizio, umiltà, impegno, generosità.

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