Don Andrea Volta – saluto alla comunità in occasione dell’ingresso come parroco a Piacenza

22 settembre 2024

Saluto in occasione dell’ingresso come parroco

Parrocchia di San Lazzaro, Piacenza

Desidero anzitutto esprimere il mio Grazie al Signore per questo nuovo cammino che ci è dato di iniziare insieme.

Anzitutto tengo a ringraziare in particolare il vescovo Adriano, che oggi ha presieduto questa Eucarestia. Grazie per le sue preziose parole che avremo modo di recuperare sulle quali rifletteremo insieme.

Insieme a lui, un grazie va anche l’arcivescovo Giacomo Morandi della diocesi di Reggio Emilia – Guastalla, che ci accompagna e ci incoraggia sempre con la sua preghiera.

Un grazie ai sacerdoti e ai diaconi permanenti presenti alla concelebrazione, in particolare agli amici della Comunità Sacerdotale Familiaris Consortio.

Fra di loro un ringraziamento va a don Pietro Adani, nostro responsabile, per l’accompagnamento prezioso che ho potuto sperimentare in questo passaggio.

Grazie alle autorità civili e militari presenti.

Grazie di cuore a tutti gli amici che da vicino e da lontano partecipano a questa festa:

  • Gli amici del Movimento Familiaris Consortio
  • Le famiglie e i giovani delle parrocchie in cui ho svolto servizio (Albinea e San Martino)
  • I miei famigliari

A questa comunità di San Lazzaro e Mucinasso vorrei esprimere fin da subito il mio grazie per la bella accoglienza che ho potuto sperimentare.

Sono molto contento di poter iniziare a camminare con ciascuno di voi:

  • Con i tanti volontari, con i giovani e le famiglie, con il gruppo scout Piacenza 4, con la scuola dell’Infanzia e le varie Associazioni presenti.
  • Affido fin da subito le persone di questa comunità che in questo momento stanno vivendo la prova nella sofferenza.

Desidero anche salutare i rappresentanti del collegio Alberoni con la comunità dei missionari vincenziani, l’opera pia e i monasteri di clausura delle carmelitane scalze e benedettine che stanno pregando per noi.

Sono lieto di poter coltivare un cammino di comunione con ciascuno di voi.

In questi giorni ho trovato un grande incoraggiamento e una grande fiducia nelle parole che ci sono state consegnate oggi, in particolare nel Rito della Benedizione all’inizio di questa liturgia.

Sii benedetto Dio nostro Padre, per i grandi doni del tuo amore. In Cristo tuo Figlio, presente e operante nella Santa Chiesa ci hai fatto rinascere dallacqua e dallo Spirito Santo, per formare ununica famiglia, riunita nella celebrazione dellEucarestia, culmine e fonte della vita cristiana.

Questi sono i grandi doni del suo amore, ciò che costituisce il cuore della vita di ogni comunità:

  • Rinati dall’acqua e dallo Spirito;
  • Resi un’unica famiglia riunita attorno all’Eucarestia.

Il Signore Risorto cammina con noi, è presente e operante in mezzo a noi; il suo amore può realmente rendere nuove tutte le cose:

  • Trasforma un pezzo di pane e un po’ di vino nella sua presenza viva e reale;
  • Trasforma un peccatore disperato in figlio amato e riconciliato
  • Trasforma un insieme di individui estranei in una vera e propria famiglia riunita nel suo nome.

Ecco perché già a partire da questo posso dire con grande fiducia che non siamo estranei.

Anche se siamo solo all’inizio di un cammino insieme, consapevole che sarà necessario del tempo per conoscere tutti, non siamo estranei, perché attorno a Lui siamo costituiti, per iniziativa della Sua Misericordia, un’unica famiglia, la famiglia di Dio.

Ed è in questo senso che comprendiamo meglio anche la missione che ci è stata affidata nella Benedizione di oggi:

Fa che la comunità parrocchiale cresca e si edifichi in Tempio del tuo Spirito e renda viva testimonianza di Carità, perché il mondo creda in te e in Colui che hai mandato.

Dare testimonianza della Carità, perché il mondo creda.

Queste parole hanno fatto risuonare in me le parole dell’ultima cena nel Vangelo di Giovanni: Da come vi amerete sapranno che siete miei discepoli.

La più grande testimonianza che una comunità cristiana possa dare, sta proprio nel sapersi accogliere, nel sapersi perdonare, nel saper dire grazie, nel saper avere cura di chi è più in difficoltà.

((E questo perché il Signore per primo si è fatto prossimo a ciascuno di noi, per primo ha toccato la nostra vita e continuamente trasforma il nostro cuore di pietra, incapace di amare perché bloccato nell’orgoglio e nelle paure, in un cuore nuovo, un cuore di carne simile al Suo.))

Alla luce di tutto questo, non posso non riconoscere la Grazia di poter vivere la missione in comunità con don Luca e don Matteo, con i quali c’è un cammino di amicizia e di stima che ci lega da tanti anni.

Ho potuto sperimentare senza dubbi come la vita comune e l’amicizia tra sacerdoti possa essere veramente il luogo dove il Signore da’ con abbondanza i suoi doni per la gioia di tanti.

Desidero ringraziarli di cuore per la passione e le energie che hanno messo nel donarsi a questa comunità e per la preziosa missione che continuano a svolgere in università.

Insieme con loro ringrazio il Signore per i sacerdoti che negli anni si sono donati per queste parrocchie.

Ci affidiamo tutti a Maria, nostra madre, possa aiutarci ad avere un cuore docile e disponibile all’ascolto del Suo Figlio, per poterlo riconoscere ancora una volta presente e operante in mezzo a noi.

Prossimi appuntamenti

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