“Dio basta, il resto passa” – Omelia don Benedetto Usai

Omelia Presentazione del Signore 2020, IV Domenica del Tempo Ordinario

Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

Quando accendiamo la luce in una stanza che è rimasta disabitata per tanto tempo, oltre al bisogno di aprire la finestra per fare entrare aria nuova, si presentano evidenti i segni di una noncuranza che rende l’ambiente inospitale: là polvere sui davanzali, le ragnatele negli angoli, l’intonato marcito. La luce rivela il reale stato delle cose, che non è così chiaro fino a quando non è illuminato, fino a quando cioè il buio non ospita la luce.

‘Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre’, cioè non provi più dolore, non tocchi più la sofferenza, non incontri più la delusione? No! Se decidi di credere prepararti ad sperimentare la contraddizione, prima nei confronti di te stesso e poi anche verso gli altri. Quale contraddizione? Se vuoi avere successo nella vita devi credere ad un Altro che non sei tu, attendere che Lui scelga i tempi per mostrarsi, accettare di non capire tutto subito senza perdere la fiducia. È una pazzia! No! È la bellezza della vita, che il bambino ha donato a Simeone mentre lo accoglie tra le sue braccia, dando corpo alla speranza di una vita.

Quale contraddizione? Se vuoi avere successo nella vita devi credere ad un Altro che non sei tu, attendere che Lui scelga i tempi per mostrarsi, accettare di non capire tutto subito senza perdere la fiducia. È una pazzia! No! È la bellezza della vita, che il bambino ha donato a Simeone mentre lo accoglie tra le sue braccia, dando corpo alla speranza di una vita.

Qual’e la mia speranza? Preparati inoltre a purificare i tuoi pensieri, a perdere tutte le false sicurezze che ingannavano il cuore, limitando sul nascere le sue potenzialità. Ogni consacrato, potrebbe a ragione affermare, senza scadere in una sterile auto-incensazione: ‘Chi avrebbe mai immaginato, che il Signore avesse scelto questa povera creatura, per indicare a tutti il Cielo?

La vita consacrata è questa visione profetica nella Chiesa: è sguardo che vede Dio presente nel mondo, anche se tanti non se ne accorgono; è voce che dice: “Dio basta, il resto passa”; è lode che sgorga nonostante tutto. (Papa Francesco, Omelia Presentazione del Signore, 2-02-2020).

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