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Nuovo consiglio della Comunità Familiaris Consortio: conosciamoli! – parte quattro

Luglio 2021: è stata resa nota ufficialmente la composizione del nuovo consiglio della Comunità Familiaris Consortio, guidato dal responsabile Marco Reggiani. Abbiamo chiesto ai consiglieri di raccontarsi ai membri dell’Associazione. Lo scopo è che, per sempre più persone, oltre ai nomi dei consiglieri, diventino chiari i loro volti e la loro storia. In poche parole che la familiarità con loro ci permetta di realizzare una comunione sempre più grande tra noi. Oggi si presentano Fausto e don Pietro

Fausto Simonazzi, consigliere eletto

fausto simonazzi

3 aggettivi che caratterizzavano il te 20enne e che oggi sarebbero insospettabili?!?

Sono molto sportivo, da sempre e prediligo il gioco di squadra facendone un punto di forza. Un tratto insospettabile è che nascondo una timidezza che forse a 20 anni non si notava, ma che poi mi ha aiutato ad ascoltare più che a parlare. Da sempre sono estroverso e spiritoso, anche molto spontaneo.

Cosa ti affascina del Movimento?

Del Movimento mi ha sempre affascinato la vita comunitaria e l’amicizia tra le famiglie che desiderano camminare insieme verso la santità attraverso il quotidiano. Siccome ho vissuto fin dall’inizio la nascita del Movimento, ho visto nascere anche tante vocazioni sacerdotali e insieme a loro ho maturato la mia vocazione al matrimonio, per questo mi ha sempre conquistato una vita di collaborazione, amicizia e reciprocità con i sacerdoti e le famiglie.

Che tipo di consigliere desideri essere, che istanze vorresti portare in sede di consiglio?

Come consigliere desidero prima di tutto farmi prossimo e proseguire in concreto il messaggio di Don Pietro Margini nella spiritualità e nelle opere. Vorrei anche investire nelle relazioni interne ed esterne al movimento perché ognuno si senta responsabile, impegnato e anche valorizzato.

don Pietro Paterlini, assistente spirituale comunità

don pietro paterlini

3 aggettivi che caratterizzavano il te 20enne e che oggi sarebbero insospettabili?!?

A vent’anni sport e montagna occupavano più spesso il mio tempo libero. Ero già in seminario, ma proprio in quegli anni ho avuto la possibilità, tra le sessioni di esami, di imparare a scendere per le piste da sci e durante l’estate di raggiungere qualcuna tra le cime più belle del Trentino, tra cui Vioz e Presanella!

Cosa ti affascina del Movimento?

Ho sperimentato la gioia dell’amicizia cristiana e in essa è fiorita la mia fede, come dimensione fondante per il presente e per il futuro e come un nuovo sguardo sulla mia vita. Così è nata la mia vocazione. Il bello che ho visto nelle prime comunità di famiglie nasceva da una intensa spiritualità e da un clima di grande generosità.

Che tipo di consigliere desideri essere, che istanze vorresti portare in sede di consiglio?

Sarà un’occasione per conoscere meglio tutte le comunità. Son contento di condividere la nostra missione comune, che sento profondamente fondata sul Signore e sull’opera della sua grazia. Il compito di ogni sacerdote è quello di allargare il cuore e lo sguardo, perché il dono sia generoso e pieno, e questo riempie la vita. La cultura attuale non favorisce questo slancio, e porta a raccogliere solitudine e tristezza. Il dono gratuito moltiplica la gioia. Spero e prego perché ai giovani sia data la stessa possibilità di vivere la misura alta della vita cristiana.
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