di Marco Orlandini (piccola comunità di famiglie “Assunzione”)
Quest’anno, come tutte le altre comunità, abbiamo partecipato agli esercizi spirituali in un gruppo molto ristretto, assieme agli amici della Comunità della Resurrezione e ad altre tre persone che hanno chiesto di condividere questa esperienza e che molto volentieri abbiamo accolto.
Sono mancati i momenti di condivisione con tutta l’Associazione, a cui eravamo abituati negli anni passati, che davano indubbiamente il senso di appartenenza a una associazione ormai adulta e che si muove secondo uno spirito e una logica comune. In compenso abbiamo ritrovato quella famigliarità che è stata tipica degli inizi, quel ritrovarsi in un “piccolo gregge” assieme agli amici della Resurrezione, ai quali ci unisce un percorso comune fin dai primi passi della nostra esperienza.
La predicazione di don Andrea Pattuelli ci ha invitato alla preghiera di adorazione e a considerare quali tesori si offrono a noi nella presenza di Gesù. Una riflessione in particolare, posta all’inizio degli esercizi, ci ha colpito: l’assenza dell’Eucarestia, cosa sarebbe il mondo senza l’Eucarestia? È una esperienza che in questo anno ci ha toccati, quando per mesi siamo stati privati della Santa Comunione e della adorazione, esperienze che abbiamo sempre considerato scontate e che mai avremmo pensato ci potessero venire tolte.
La presenza costante dell’Eucarestia in uno spazio molto intimo all’interno della sala Don Pietro Margini ci ha aiutati nella riflessione e nella preghiera: circondati da oggetti che suscitano un forte richiamo agli anni dell’entusiasmo giovanile e che ci hanno fortemente richiamato alla grande responsabilità per aver ricevuto, e per continuare a ricevere, così tanti doni e alla necessità di corrispondere con generosità.
