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Dal baby-parking alla preghiera

Dal baby-parking alla preghiera: Giorgia ci racconta come è nata l’idea di proporre un percorso spirituale ai piccoli mentre i loro genitori partecipano agli esercizi spirituali

I momenti di preghiera per bambini e ragazzi durante gli esercizi spirituali dell’associazione di famiglie nascono da una riflessione avviata diversi anni fa con un gruppo di volontari che all’epoca organizzava gli esercizi spirituali per gli adulti. Riflessione che ha incontrato il nostro desiderio di fare un servizio come comunità e ha poi coinvolto anche i sacerdoti, in primis, don Giuseppe Iotti e don Antonio Marini.

Alla base di questa riflessione c’era il desiderio di creare un percorso per bambini e ragazzi che potesse permettere ai genitori di partecipare in tranquillità agli esercizi, ma senza ridursi ad un baby sitting “passivo”. Da lì l’idea di creare un percorso quasi “parallelo” a quello degli adulti, che riprendesse il tema degli esercizi (e poi di tutto l’anno) e lo declinasse adattandolo alle diverse fasce d’età. 

Abbiamo cominciato con gli esercizi spirituali che si sono svolti ad Assisi nel 2015. Sostanzialmente nei tre giorni in cui si svolgono gli esercizi spirituali degli adulti, bambini e ragazzi divisi in 4 fasce (3-6 anni, 1-2-3 elementare, 4-5 elementare e medie), seguiti da una comunità di famiglie con un sacerdote ed aiutati da diversi ragazzi del Movgiovani, vengono letteralmente presi in consegna dalla mattina presto fino alla sera dopo cena e viene proposto loro un percorso fatto di momenti di catechesi e riflessione adatti ad ogni età, di gioco, condivisione, amicizia.

Questo riteniamo sia un aspetto specifico, una proposta specifica del nostro Movimento, che permette ai figli anche di “condividere” in un certo senso gli esercizi spirituali dei genitori. Col passare degli anni il percorso è andato via via perfezionandosi, vedendo la presenza di più comunità, di più sacerdoti e seminaristi, cosa che ci ha permesso di condividere il nostro servizio con altri amici e di differenziare ed adattare ancora di più il percorso alle diverse fasce di età presenti.

Dallo scorso anno si è reso disponibile anche un laboratorio di comunità: sarebbe bello che altre comunità, laboratori si rendessero disponibili per questo servizio che, abbiamo avuto modo di sperimentare, lascia nel cuore una grande gioia ed una grande gratitudine per averlo potuto svolgere. E’ infatti certamente innegabile che durante quei tre giorni la sera si vada a letto stanchissimi, ma è una stanchezza solo fisica, il cuore invece riposa in Dio perchè lo abbiamo avvertito davvero sempre vicino durante la giornata: nello sguardo e nelle risate dei bambini, nella complicità con il sacerdote, nella condivisione con gli amici.

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