21 settembre, ore 18:15…
Il dove lo conosciamo tutti molto bene, la nostra cara ca’ monte, la nostra adorata Borzano (ndr: casa del Movimento Familiaris Consortio, località in collina, tipico punto di ritrovo del MovGiovani in provincia di Reggio Emilia). Che dire? C’era la rappresentanza di ogni parte d’Italia: Reggio e provincia, Verona, Roma (Olgiata) e chi più ne ha più ne metta. Saremo stati quasi 200, un numero che quest’estate durante la vacanza estiva ci ha fatto sognare, il numero di persone che c’erano in Normandia tra educatori, ragazzi e consacrati.
“Benvenuti al Matteo late show…” Così è esordita la serata, due poltrone, il famoso conduttore in regia e tanti ospiti “d’eccezione”. Le testimonianze come già detto venivano da ogni parte d’Italia ed erano volte a racchiudere in piccoli lassi di tempo l’essenza dell’esperienza in Francia; sono certo che tutti si sono ritrovati in quello detto da Fiorella, da Francesco e da tutti gli altri che sono intervenuti: si è rivelato un modo divertente, innovativo e dinamico di fare condivisione (anche ridendo bellamente). Cala il buio, si sente solo il vento, parte il video…sale a tutti un hype che ci porta fino alle stelle, dalle quali abbiamo ri-seguito i nostri passi partendo da Mont Saint Michel arrivando fino alle magnifiche falesie di Etretat, WOW.
Dopo qualche problema tecnico dovuto al mancato riscaldamento di un faretto sono stati esposti i “programmi” per l’anno che ci aspetta. Li hanno esposti sul palco i rispettivi rappresentati del Mov-Raga (rivolto ai giovanissimi), della fascia (per il trienno delle scuole superiori), del cosiddetto Biennio Master (quarta e quinta superiore), dei circoli e infine dei laboratori (per studenti universitari e lavoratori); oltre al programma è stato brevemente illustrato cosa significa fare parte di questi gruppi. Chiaramente tutti diversi tra loro sebbene legati da uno stesso filo conduttore; il Mov Giovani. Ogni volta dire queste parole ci suscita scalpore, carica, voglia di vivere e di incontrare, di sperimentare cose nuove; è incredibili come tre lettere siano così piene di significato…”MOV”. Il Mov siamo noi, il Mov è la nostra casa e la nostra famiglia: è impossibile dimenticarsene.
Emanuele Soldati, studente universitario e aderente ad un circolo
