Omelia XXIV domenica del Tempo Ordinario, don Benedetto Usai

Omelia 24 Domenica del Tempo Ordinario, 15-09-2019

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. (Is 49, 14-15)

Mose supplica Dio ricordandogli la sua promessa, non perché Dio si dimentica, ma perche’ noi impariamo a vivere con il medesimo stile: verso di Lui, verso gli altri e verso noi stessi. Il Signore mi cerca sempre, tutto di me e della mia vita può essere riletto con questo sguardo del cuore, che diventa voce calda dell’anima: uno sguardo che sa fermarsi sul creato, per indagare la verità che lo regge, ed esplodere nell’intimo in parole riconoscenti; lo stesso che si adagia ed indugia sulle persone vicine e lontane, non per alimentare e insistere su una morbosa curiosità, ma per imparare a stupirsi della bellezza del suo Creatore e Padre, che chiama ciascuno a riconoscerlo presente e vivo. Gesù mi insegna a vivere all’aperto, sulla terrazza, a guardare la vita con gli occhi del bambino che gioisce per ogni novità che scopre, a stare fuori da me per diventare libero da me stesso e per ritrovare me in Lui.
Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia: perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità e perché io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Il Signore mi cerca, non per merito mio, solo per Grazia, perché sono un peccatore.
Più sono lontano da Lui più mi cerca?
Più cerco di trovare pace da solo più mi cerca?
Più sono a Lui indifferente più mi cerca?
Si, è proprio così, questo è il nostro Dio. Se solo aprissi gli occhi del cuore, sentirei chiara una voce che mi supplica ad abbandonare la strada che ho davanti e a girarmi per ascoltare quello che ha da dirmi: ‘vieni, non temere, prendi la mia mano’. Nessuno è perduto, la sua Voce mi abbraccia, la sua attenzione vale più di tutto l’oro del mondo.

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